Tre misure cautelari sono state disposte dal Gip di Firenze nei confronti di altrettanti indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti, avvenuto il 16 febbraio del 2024, disastro che provocò la morte di 5 operai. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per il legale rappresentante della ‘Rdb.Ita’ Alfonso D’Eugenio, mentre per i due ingegneri Carlo Melchiorre e Marco Passaleva è scattata l’interdizione: nove mesi per il primo e sei mesi per il secondo.
Il gip, riporta una nota della procura diretta da Filippo Spiezia, “ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e ravvisato la sussistenza del pericolo di reiterazione” dei reati di crollo e omicidio colposo. A provocare il disastro, ritiene la procura, sarebbe stato l’errore di progettazione di una trave, realizzata da Rdb.
Firenze - Crollo cantiere Esselunga: il Gip dispone tre misure cautelari
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