Avevano escogitato il modo per aggirare i limiti massimali dei siti legali di scommesse adottando la cosiddetta “procedura ‘senza uno zero'” ossia
indicando importi minori per ciascuna puntata, i bookmaker tra i protagonisti dell’indagine della Procura milanese in cui tra gli
indagati ci sono 12 calciatori di serie A, tra i quali Fagioli della Fiorentina che ha portato la Guardia di Finanza a sequestrare quasi un milione e mezzo di euro e a mettere i sigilli a una gioielleria usata per saldare i rilevanti debiti degli sportivi per le giocate illegali.
Il sistema architettato dal gruppo guidato da Tommaso De Giacomo, 38 anni, che dirigeva e coordinava tutte le attività connesse al gioco su piattaforme illecite e che gestiva due sale scommesse nel milanese era riuscito a bypassare il tetto posto alle giocate ‘ufficiali’.
De Giacomo aveva accomandato a Nicolò Fagioli, centrocampista della Fiorentina, tra i calciatori nei guai e che con Sandro Tonali, ora al Newcastle, aveva un ruolo anche di “collettore di scommettitori”.
La Fiorentina non corre nessun rischio e a livello sportivo nemmeno il calciatore, che ha già pagato la sua pena con una squalifica di sette mesi e una serie di incontri sul tema per sensibilizzare i giovani.
Milano - Calcio Scommesse: Nella truffa dei “massimali” anche Fagioli della Fiorentina
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