Rapine, violenze sessuali e stalking: sono questi in particolare i reati compiuti dai minori che risultano in aumento in Toscana e crescono anche le segnalazioni di pregiudizio civile, ma, “per riuscire a fare una corretta prevenzione non è più possibile lasciare le procure minorili sprovviste di magistrati e di personale amministrativo”. A lanciare l’allarme è il procuratore per i minori di Firenze, Roberta Pieri, in conferenza stampa. I dati, già presentati in occasione dell’ultimo anno giudiziario, riportano per il 2024 che i reati di matrice violenta sono saliti del 16% rispetto al 2023, nel distretto toscano. L’ultimo caso riguarda il fermo a cui sono stati sottoposti due maggiorenni e un 17enne per una rapina messa a segno ai danni di una giovane la notte del 7 marzo nel centro di Firenze. Le indagini hanno accertato che mentre i più anziani facevano da palo, il minorenne ha spinto a terra la donna torcendole la mano per strapparle il cellulare.
“La maggior parte dei reati – spiega il procuratore – viene commessa da minori stranieri non accompagnati, che non hanno famiglia, non hanno riferimenti e presentano problematiche psicologiche legate al loro vissuto. In Toscana la prima accoglienza non è adeguata – dice -: non ci sono comunità idonee e quelle esistenti offrono solo vitto e alloggio”. ”Ma una risposta basata solo sulla repressione non serve, occorrono risorse economiche per formare operatori nelle comunità di accoglienza e, soprattutto, è necessario un adeguamento dell’organico nelle procure.